Lettera ad un amore mai esistito

2 Gennaio 2013 0 Di thomas

Ti chiamo per nome, amore, ma non ho voce abbastanza.
Il mio richiamo non varcherà questa stanza.
Non è tua e non è mia la colpa.
Non c’è per noi una prima o un’ultima volta… solo pagine bianche di tremolante, infinito corsivo, che scorre… e, rigo per rigo, si perde.

Ti sfioro, non trovo ragione o pudore che abbia un senso compiuto.
Siamo naufraghi in cerca di sabbia bianca, siamo in cerca d’aiuto.
Non c’è per noi una scusa che valga la pena, non c’è presente o futuro nel manoscritto nella bottiglia, che, alla deriva… s’arena, s’incaglia e svanisce.

Ti prego, non darmi tregua, è così dolce soffrirti.
Ti trovo senza cercarti nel viavai di questi deserti.
Sappiamo entrambi cosa ci unisce.

Invoco il tuo nome, amore, al limite dell’incoscienza.
Il ritorno a quello che c’era prima sarà l’unica vera partenza.
E ci sarà, vedrai, almeno una volta, su queste pagine bianche, in un estremo, violento saluto…
Una mano che agita il vuoto su un treno che parte.

Ti prego, non darmi tregua, è così dolce soffrirti.
Ti trovo senza cercarti nel viavai di questi deserti.

E sappiamo entrambi cosa ci unisce.

 

©Thomas Pistoia

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