Se vai via tu…
21 Aprile 2009Piove.
Non da molto, forse da cinque minuti.
La donna, cerea trentenne invecchiata dal male, assopisce il tempo, lo incatena nei suoi occhi chiusi, lo morde al collo nascondendo lembi di perduto al di là delle sue labbra serrate.
E lui… seduto accanto al letto a guardarla.
Il senso di fuga che afferra tra le dita è dolore solido, allo stato puro; lo gira e rigira tra le mani vuote come fosse una palla di impasto di farina, come un applauso di prima serata dagli spalti di un teatro.
Andata via, così, in un soffio, questa donna bruna, bella come il sole, sua compagna dall”alba al tramonto per tutti questi anni.
Così giovane, stroncata come un fuscello dal male che riduce la vita a un grissino, la stacca a pezzi e la mastica piano.
E lui… La rabbia, il vuoto. Apre un cassetto lontano, irraggiungibile, al confine di un armadio, rovista tra scatole e vestiti.
Se vai via tu, allora ce ne andiamo tutti.
E chiama il cane.
Uno dei tesori di lei, uno dei suoi amori.
L’ animale, addolorato da quell’ istinto che gli suggerisce la fine delle cose e delle persone attraverso gli odori, già lontano da ciò che è stato e non sarà più, giunge e si ferma lì ai piedi del letto di lei.
Vede il padrone allungare un braccio e chiudere gli occhi.
Se vai via tu, allora ce ne andiamo tutti.
La detonazione, secca, risveglia l’aria della stanza, un mugolìo strozzato fa singhiozzare in avanti il tempo. Poi un rivolo brunastro dalla testa del cane disteso in terra.
Lei sembra non aver sentito, ma – lui ne ha la certezza – in questo momento sta già abbracciando uno dei suoi tesori che, dall’altra parte, gli fa le feste.
Piove.
Non da molto, forse non è ancora passata un’ora dallo sparo. Sì, piove, lo si capisce dai passi mollicci e inzaccherati che attraversano il pianerottolo.
E’ l’ora, un altro colpo in canna e solleva la pistola.
Lei deve essere raggiunta da un altro dei suoi tesori, il male non deve riuscire a lasciarla sola.
Il rumore della porta spalancata smuove il vuoto e si getta al centro della stanza, uno zainetto buttato in terra, la corsa ignara, mamma, mamma….
La bambina irrompe in camera.
Lui non dice niente, allunga solo il braccio e chiude gli occhi.
Se vai via tu…
Se vai via tu, allora ce ne andiamo tutti.
©Thomas Pistoia
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